Designmind

2023

a cura di paolo casicci e lorenzo palmeri

www.designmind.it

L’idea di fondare una scuola mi gira in testa da tantissimi anni. Forse da quando ancora studente mi chiedevo perché certi argomenti non trovassero posto nell’insegnamento e nei programmi didattici. Ogni tanto capita, se fortunati, di trovare un docente straordinario, un cosiddetto Maestro con cui entrare in sintonia (che può significare anche opporsi e scontrarsi), un incontro capace di accendere nuove prospettive, risuonare, come si dice, di quelle cose che ti sembra di avere sempre saputo ma non ancora riconosciuto.

Non credo che una scuola debba essere perfetta, va riconosciuto anche il valore dell’incontro con chi non ci somiglia, con i sistemi caotici e persino con chi obiettivamente o per nostra impressione veicola una scarsa qualità.

Da qui l’idea di una scuola dell’esperienza, riverberazione del modello ateniese, in cui un piccolo gruppo di studenti potesse entrare in relazione con una selezione di maestri afferenti a discipline tra le più diverse ma accomunati da una stessa indiscutibile attitudine progettuale, possibilmente in un luogo speciale. I temi del progetto trattati quotidianamente con un occhio attento alle tematiche parallele, incidenti e coincidenti nella vita del progettista: la fiducia nel proprio lavoro, l’equilibrio, il fallimento, il successo, le difficoltà. Argomenti spesso trattati come tabù, ma non di meno centrali.

La prima edizione di DesignMind è avvenuta a Castellania Coppi, un posto speciale, borgo bellissimo e luminoso sui Colli Tortonesi, dove abbiamo incontrato l’accoglienza e la partecipazione attiva del Sindaco Sergio Vallenzona e della comunità. Un onore e un piacere per noi, ingredienti determinanti per la riuscita della ricetta.

Il lavoro è coinciso con l’idea di portare un contributo progettuale vivo, reale, applicabile perché non misurato su sistemi lontani e intoccabili ma proprio sulla misura del luogo, a portata di occhi e mani. Un lavoro che potesse intervenire fattivamente lasciando un’eredità, una memoria, una visione per il Borgo. Proposte capaci di amplificarne la voce di cui alcune già sul tavolo delle cose da fare.

Designmind non è una scuola frontale e impositiva ma un indicatore morbido e accogliente di direzioni, un collettore attivo di intelligenze in opera, una fabbrica di esperienze, un catalizzatore di idee, ispirazione per chi vi partecipa. La scuola che avrei voluto incontrare da studente.

L’esperienza fatta è stata fortemente trasformativa, questa la parola che mi sono portato a casa, per gli studenti quanto per noi che l’abbiamo voluta e costruita.

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